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Cos’è la psicoterapia?

La parola "psicoterapia", parola che deriva dal greco, "psiché" (anima, soffio vitale) e "therapeia" (cura), è un percorso di crescita personale finalizzato al "prendersi cura dell'anima".

 

Pertanto la psicoterapia non è esclusivamente rivolta a persone che abbiano problemi che causano una sofferenza ma anche a chiunque volesse avere una maggiore conoscenza di sé e del proprio funzionamento psicologico in situazioni di vita quotidiana, per migliorare il proprio benessere psicofisico e le relazioni con l'ambiente circostante.

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Chi è lo psicologo?

E' un professionista che si occupa del benessere della persona. Ha conseguito una laurea universitaria in Psicologia e per poter esercitare la professione, in seguito alla laurea, ha sostenuto un Esame di Stato per iscriversi all'ordine degli Psicologi. L'esercizio della professione di Psicologo in Italia è regolamentata a livello nazionale dalla Legge n. 56/89:

“La professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.”

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Cosa fa?

Lo psicologo favorisce, promuove e sostiene il cambiamento, potenziando le risorse psicologiche di persone, bambini e adolescenti, coppie, famiglie e gruppi. Lo psicologo lavora sia in contesti privati (ad esempio uno studio privato) sia in contesti istituzionali (ad esempio nei consultori, negli ospedali, nelle scuole, nelle case di cura, nelle comunità terapeutiche e case-famiglia ecc...).

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Che strumenti usa?

Lo strumento principale utilizzato dallo psicologo è la parola e il colloquio. Può utilizzare anche test psicologici scientificamente riconosciuti per conoscere meglio la persona che ha di fronte. Lo psicologo NON prescrive farmaci.

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Chi si rivolge ad uno psicologo?

Si può rivolgere allo psicologo chiunque attraversi un momento di difficoltà oppure voglia migliorare la propria vita e le proprie relazioni. Tra gli esempi più comuni, si possono rivolgere allo psicologo genitori in difficoltà con il proprio figlio, bambino o adolescente, coppie, famiglie, insegnanti e anche aziende o organizzazioni.

 

Chi è lo psicoterapeuta?

E' solitamente uno psicologo (o anche un medico) che ha frequentato un corso di specializzazione di quattro anni dopo la laurea in psicologia e l'abilitazione all'esercizio della professione di psicologo.

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Ma quindi...cosa fa uno psicologo-psicoterapeuta?

Lo psicologo-psicoterapeuta lavora con la/le persone che richiedono una consulenza per offrire un percorso conoscitivo o di cura della sofferenza psichica, da quella più grave a quella più lieve. Tutti si possono rivolgere allo psicologo-psicoterapeuta sia per migliorare la propria vita e le relazioni con gli altri sia per curare un disturbo o una patologia.

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Psicoterapia Età Evolutiva

 

La psicoterapia dell’infanzia è un percorso che si svolge attraverso sedute di gioco, osservazione, disegno, e colloqui. Attraverso questi strumenti il terapeuta aiuta il bambino a comprendere la sua esperienza e a riconoscere le sue emozioni e a dare così un significato ai sintomi e ai comportamenti che causano sofferenza.

 

Quando può essere utile richiedere una consulenza psicologica in età evolutiva?

 

Quando il bambino presenta:

  • difficoltà scolastiche e relazionali

  • disturbi dell’attenzione, dell’iperattività e della condotta

  • disturbi del sonno

  • disturbi alimentari

  • depressione

  • ansia

  • enuresi

  • disturbi psicosomatici

  • disturbi dello sviluppo

  • disturbi transitori, relativi ad eventi di cambiamento nella vita del bambino, ad esempio, un cambio di scuola, la separazione dei genitori, un trasferimento, un lutto, ecc.

 

Cosa succede quando si richiede una consulenza per il bambino?

Il primo incontro avviene di solito con i genitori, senza il bambino, al fine di raccogliere delle informazioni sul suo sviluppo e ascoltare la loro visione del problema.

 

Questo primo incontro ha come obiettivo quello di capire se è davvero necessario iniziare un intervento psicologico con il bambino.

 

Al primo incontro, fanno solitamente seguito quattro incontri di tipo valutativo in cui il bambino incontra lo psicologo psicoterapeuta senza i genitori ma dopo aver ottenuto il consenso da parte di entrambi.

 

Segue quindi un colloquio finale con i genitori per spiegare quanto emerso dai colloqui valutativi ed eventualmente considerare insieme se sia necessario un intervento psicologico e di quale tipologia (di sostengo psicologico o di psicoterapia).

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Psicoterapia con gli Adolescenti

 

L'adolescenza rappresenta un momento critico nel percorso di crescita individuale; una fase in cui il bambino si sta preparando a diventare adulto e tenta di ricercare la propria identità, spesso entrando in conflitto con il mondo degli adulti, in particolar modo con i genitori, testando i loro limiti e spesso mettendoli in difficoltà.

 

La psicoterapia rivolta agli adolescenti ha come obiettivo quello di accompagnare e sostenere l’adolescente nel superare questa fase dello sviluppo e ad entrare nell’età adulta equipaggiato di uno strumento importante: la conoscenza di sé e la definizione della propria identità, di chi si vuole essere come persona, con desideri, ambizioni, e i progetti per il futuro.

 

​ Quando può essere utile richiedere una consulenza psicologica in adolescenza?

 

Quando l'adolescente presenta:

  • difficoltà scolastiche e relazionali

  • disturbi dell’attenzione, dell’iperattività e della condotta

  • disturbi del sonno

  • disturbi alimentari

  • depressione

  • ansia

  • enuresi

  • disturbi psicosomatici

  • dipendenze da sostanze, alcool

  • dipendenza da internet

  • ritiro sociale

  • autolesionismo

  • disturbi transitori, relativi ad eventi di cambiamento nella vita dell’adolescente, ad esempio, un cambio di scuola, la separazione dei genitori, un trasferimento, un lutto, ecc.

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Cosa succede quando si richiede una consulenza per l’adolescente?

 

La consulenza psicologica con l’adolescente può iniziare solo dopo che il professionista psicologo e psicoterapeuta abbia avuto il consenso informato da entrambi i genitori, ad eccezione delle situazioni in cui è stato prescritto da parte del Tribunale per i Minorenni.

 

Ci sono diversi scenari possibili che è bene considerare con gli adolescenti:

  • l'adolescente è consapevole che i genitori hanno fatto richiesta di un colloquio con uno psicologo e può accettare di incontrarlo; l'adolescente e i genitori hanno consapevolezza che c'è un problema, sebbene possano avere visioni diverse;

  • l'adolescente può accettare di incontrare lo psicologo per un incontro ma non riconoscere il problema segnalato dai genitori; in tal caso ci si può soffermare sul capire insieme a lui/lei se ci sono delle aree problematiche che potrebbero essere approfondite in una psicoterapia;

  • l'adolescente non è consapevole della richiesta che i genitori hanno fatto di vedere uno psicologo- in questa situazione lo psicologo sostiene i genitori in un percorso di consulenza genitoriale.

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Sostegno psicologico

 

Il sostegno psicologico è un intervento pensato per coloro che vivono situazioni di sofferenza (ansia, fobie, attacchi di panico, depressione, stress, dipendenze da alcool o da sostanze, disturbi del comportamento alimentare, lutti e perdite, separazioni, difficoltà nelle relazioni, attraversamento di fasi critiche della vita) e che hanno un impatto sul benessere dell’individuo, sia fisico sia psicologico, e la cui origine può essere ricondotta ad un contesto lavorativo, familiare, o sociale.

 

 

Sostegno alla genitorialità

 

Il sostegno alla genitorialità si articola in incontri pensati per i genitori per accogliere domande, dubbi, e problematiche relative al rapporto con i figli per avere una maggiore comprensione di alcuni comportamenti e trovare delle modalità educative che migliorino la relazione.

E’ un intervento rivolto ai genitori, come coppia, o da soli e può essere un utile accompagnamento per la famiglia anche in caso di separazioni. 

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Quanto costa?

Quanto costa rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta?

 

Le tariffe previste per gli interventi psicologici sono regolate dal Nomenclatore, testo unico del compenso professionale degli psicologi.

 

https://www.psy.it/nomenclatore

 

https://www.ordinepsicologilazio.it/wp-content/uploads/2012/01/Nomenclatore.pdf

 

 

Consenso informato

 

Prima di poter iniziare qualsiasi tipo di intervento psicologico, lo psicologo è obbligato a fornire alla persona assistita una serie di informazioni finalizzate ad acquisire il consenso informato al trattamento sanitario e il consenso al trattamento dei dati personali.

 

Informativa e consenso al trattamento sanitario

 

Il consenso informato ha come obiettivo quello di informare adeguatamente la persona assistita circa le prestazioni che riceverà, le finalità e le modalità delle stesse (articolo 24 del Codice deontologico), affinché possa scegliere autonomamente per la propria salute.

 

La persona oggetto del trattamento deve essere informata sul tipo di intervento, sulle alternative, sule finalità, sul possibile esito, sui rischi/effetti collaterali, così da poter scegliere se iniziare o meno il trattamento.

 

Quando è il minore l’oggetto del trattamento sanitario, il consenso dovrà essere fornito dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela (art. 31 CD). 

 

Informativa e consenso al trattamento dei dati personali

 

Il professionista ha l’obbligo di fornire ai propri pazienti/clienti adeguate informazioni sul trattamento dei dati personali e raccogliere da loro il relativo consenso.

La materia è disciplinata in Italia dal D.lgs. n. 196/2013 e dal recente Regolamento europeo 2016/679, anche conosciuto come General Data Protection Regulation (GDPR), entrato in vigore il 25 maggio 2018.

L’Ordine degli Psicologi del Lazio, al quale io afferisco, ha reso disponibile un unico modello di contratto e consenso informato, conforme alla nuova regolamentazione europea in materia di privacy in vigore dal 25 maggio 2018.

 

https://www.ordinepsicologilazio.it/ordine-psicologi-lazio/commissioni/commissione-deontologica/consenso-informato/

 

Il modello prevede, da parte del professionista, la raccolta di informazioni di trasmissione delle spese al Sistema Tessera Sanitaria, informazioni sulla misura del compenso (Legge n. 124/2017) e sull’ obbligo di tracciabilità delle spese sanitarie ai fini delle detrazioni fiscali (Legge di Bilancio 2020). 

 

Il modello, accompagnato dal documento di identità del paziente/cliente, sarà archiviato dal professionista, che ne renderà una copia a colui che fruisce del trattamento.

 

Per visualizzare e stampare il modulo, clicca qui.

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